03 novembre, 2010

Daaaiii andiamo a Stoccolma...


Tralasciando la metafora geniale che questa canzone cela dietro di sè,
noi è ascoltandola in un pomeriggio di fine primavera
che abbiamo deciso quale sarebbe stata la meta per
l'estate che lenta giungeva alle porte...

Mela..

24 ottobre, 2010

Ja, vi fika...

Ci siamo lasciati con una domanda, Vi fika? -Facciamo fika?- e con un logo, Wayne’s Coffee…è giunto adesso il momento di svelarne il nesso.
Il luogo in cui ci troviamo è la Svezia, terra dei Vichinghi, patria del design, dell’Ikea e dei Nobel.
Stoccolma di notte, dal nostro oblò (Rygerfjord's hostel)
Vi fika? È una domanda molto frequente e molto comune in territorio svedese; al contrario di quello che noi italiani saremmo subito portati a pensare, con queste due semplici parole non intendiamo altro che una semplice pausa, merenda, momento di relax. Ma è molto probabile che ancora non abbiate compreso realmente ciò che intendo quindi se come ho fatto, oltre alle parole vi fika aggiungessi  anche il nome Wayne’s Coffee, il tutto non potrebbe che diventare più chiaro.
Wayne’s Coffee è una catena di coffee bar; ha aperto le sue porte proprio a Stoccolma nel 1994 e da allora ne è leader indiscussa di tutta la Scandinavia. E’ un locale alternativo e familiare quanto accogliente e piacevole. Tante sono le esperienze possibili al suo interno, gustarsi semplicemente un ottimo caffè, meglio se americano perché per quanto desiderino avvicinarsi alla nostra tradizione italiana il loro espresso è fin troppo lungo, godersi un buon dolce in compagnia di amici o saziare la fame con qualcosa da mangiare per il pranzo. Ma oltre queste ottime qualità gustative è adatto anche per leggersi comodamente seduti un buon libro o usufruire gratuitamente della rete internet wireless attraverso il vostro computer personale.
Wayne’s Coffee è l’ideale per una perfetta fika svedese.
Fare fika non vuol dire soltanto bersi un caffè o gustarsi un cappuccino (molto in voga anche qui in terra di Svezia come del resto in tutti i Paesi stranieri) alle cinque del pomeriggio, ora delle classica fika, bensì significa distrarsi, socializzare, argomentare del più o del meno, della giornata trascorsa in ufficio, in università o a scuola, accompagnandoli insieme ad un bel dolce, perché il caffè in Svezia non si beve mai da solo. E di dolci la Svezia se ne intende eccome.
Sui dolci svedesi dedicheremo un post a parte perché tradizione vuole che in questo settore gli abitanti di terra scandinava siano quasi insuperabili a tutti gli altri Paesi.
Ed ecco svelato l’arcano…
Una delle nostre prime fika in territorio svedese fu proprio da Wayne, la fine atmosfera, soft e intima allo stesso tempo insieme ai deliziosi dolci esposti in bella mostra sul, dentro e nei dintorni del bancone non poterono che inebriarci, e così le volte che durante la settimana svedese dedicammo alla pausa da Wayne divennero innumerevoli. Perché il pomeriggio non poteva più avere fine senza una gustosa fika insieme.
Una delle nostre più classiche Fika da Wayne's Coffee
Il piacere di queste pause dopo un’intera giornata trascorsa a camminare e scrutare in lungo e in largo Stoccolma non era solo quello di sedersi e addentare una bella delizia ma era anche quello di fermarsi per un momento e osservare gli svedesi dentro il locale e fuori (tutti gli Wayne’s coffee sono contraddistinti da bellissime ed enormi vetrate che ti permettono di vedere da dentro la vita che scorre al di fuori) e capire da vicino che cosa realmente significa per loro fare fika. È questo per noi viaggiare. L’amore per il dettaglio, il piacere d’integrarsi insieme a loro in ciò che li contraddistingue, il vivere come se anche noi fossimo degli svedesi, e non dei semplici e banali turisti.
E in questa maniera vi fika si può trasformare  in quel qualcosa in più che non è solo e semplicemente una classica pausa…

E' possibile trovare Wayne's Coffee anche nei seguenti Paesi:
  • Cina, l'ultimo arrivato
  • Danimarca
  • Estonia
  • Finlandia
  • Norvegia
  • Polonia
  • Russia
  • Spagna
  • Arabia Saudita

Mela..

07 ottobre, 2010

Incanto olandese: Delft

Delft è una delle tante, piccole, meraviglie che si possano trovare in terra d’Olanda.

E’ una città dalle origini antiche, situata nella provincia dello Zuid-Holland (Olanda Meridionale) – porzione di territorio con la più vasta quantità d’acqua dell’intero Paese – fa parte del Randstad, agglomerato urbano, la regione con la più alta densità di popolazione.

L’immagine del post precedente non vi è stata apposta a caso, oltre ad introdurci nel bellissimo gioiello che la città è ed era, perché stiamo parlando di una magnifica veduta del 1660, ci descrive anche il suo pittore, Johannes Veermer, che proprio presso Delft nel 1632 ebbe i suoi natali. Il Veermer Centrum Delft è un museo multimediale che la città ha dedicato al suo miglior cittadino.
Ma sono tante le cose per cui Delft è famosa nel mondo, e una di queste è soprattutto la sua Ceramica Blu, The Royal Delft. La lavorazione della ceramica risale al Secolo d’Oro quanto Delft, da ricca cittadina mercantile ospitava la sede delle Compagnie delle Indie Orientale e tra i prodotti che le navi scaricavano sul molo c’erano le porcellane cinesi bianche e blu della tarda era dei Ming, richiestissime dalle nobili famiglie olandesi. Quando intorno al 1650, a causa della guerra civile, la Cina bloccò quasi la produzione, alcuni artigiani locali riuscirono finemente a riprodurne le caratteristiche.

Nasceva così la famosa Deltfs Blauw, blu di Delft.


…non era una bellissima giornata quando il treno da Rotterdam (circa 15km di distanza) ci porta in questa incantevole città, era nuvoloso e abbastanza freddo per essere quasi la metà d’agosto, ma non aveva assolutamente importanza perché  ne siamo stati ripagati eccellentemente.
Il centro è poco distante dalla stazione e armati di cartina riusciamo a raggiungerlo in una decina di minuti. Le prime sensazioni sono state quelle più incantevoli, passeggiare  e conseguentemente perdersi  per le vie di Delft è stato meraviglioso.
L’impianto urbanistico medievale  della città è sostanzialmente rimasto immutato con il passare dei secoli; con i suoi canali e i suoi splendidi scorci, le sue imponenti architetture e le facciate dei  palazzi, Delft è sicuramente per noi la più bella cittadina olandese visitata.

…Arrivati a Piazza Markt, la piazza principale di Delft, rimaniamo completamente sbigottiti dalla maestosità e dalla bellezza dei profili in oro dello Stadthuis, il municipio, posto su uno dei lati della piazza, mentre sull’altro invece troneggia, anch’essa imponente, la Nieuwe Kerk, cattedrale di Delft e sede della cripta della famiglia reale olandese dove a lato della chiesa si erge la monumentale torre alta 108 metri contenente un carillon seicentesco; al centro la statua di Hugo de Groot, giurista nato a Delft nel 1583 e padre del diritto internazionale.
Stadthuis in piazza Markt

Tutt’intorno questo magnifico quadrilatero splendidi palazzi, antichi e non, alcuni sedi dei più bei negozi di fine ceramica, The Royal Delft.
Proseguendo il nostro vagare per le vie e i canali della città è proprio uno di questi l’Oosteinde a condurci presso l’unico resto della cinta muraria quattrocentesca di Delft, Oostpoort,; gli altri due canali principali sono il  Koornmarkt e l’Oude Delft, quest’ultimo è il canale più suggestivo di tutta la città, e attraverso il medesimo è possibile ammirare la chiesa più antica di Delft, l’Oude Kerk, risalente al XIII secolo, contiene le spoglie del grande pittore Veermer; da sfondo a questa antica struttura erano le mura e il complesso conventuale di Sant’Agata poi trasformato nel 1572 in Prinsenhof, residenza di Guglielmo il Taciturno o Guglielmo I d’Orange, oggi è un museo con un’esposizione permanente sulla vita del principe e sulle opere d’arte del Secolo d’Oro…

Da città universitaria quale Delft è meriterebbe una visita anche il polo universitario Tu Delft, Delft University of Technology, una delle più grandi scuole di design del mondo, noi purtroppo per mancanza di tempo non siamo riusciti a fargli visita ma ve lo consigliamo perché vanta alcune delle più belle architetture contemporanee del Paese.

In una giornata Delft è visitabile, noi non abbiamo usato altri mezzi se non le nostre gambe ma come tutte le città olandesi è molto suggestivo girarla in bicicletta. Non solo, le compagnie di navigazione del luogo organizzano sempre giri turistici  in battello per le strade e i canali di Delft.

Per un pranzetto gustoso vi consigliamo di dirigere le vostre papille gustative da Bagels&Beans  (www.bagelsbeans.nl ), dove potrete gustare Il piacere rotondo della vita farcito con la qualità dei migliori ingredienti olandesi e non, insieme a succosi succhi di frutta  preparati al momento con dell’ottima frutta fresca dalle gentilissime ragazze del locale.

Bagels&Beans
Piazza Markt, 61
2611 HS  Delft

Delft, una bomboniera per tutti gli animi spontanei e romantici…

Mela..

23 settembre, 2010

Delft con gli occhi di Veermer...

Johannes Veermer
Veduta di Delft
96,5 x 117,5 cm
1660, olio su tela
Mauritshuis Museum - Den Hagg


12 settembre, 2010

Una mela, due mele, tre mele...in Holland.

Cominciamo dalle mele…

La foto nel post precedente parla d’Olanda, vi starete senz’altro chiedendo qual è il nesso tra questa terra e le mele, ecco svelato l’arcano, l’Appeltaart.
E’ uno dei dolci più buoni e tradizionali olandesi. A parer nostro, in fatto di torte di mele, la sua bontà non ha eguali, mamme d’Italia scusate, ma non è proprio possibile poter fare neanche il paragone con la nostra tipica ricetta italiana.
La prima volta che il nostro palato ha assaporato questa prelibatezza era il nostro primo giorno olandese. Seduti da Brutus Beer, un ottimo locale per gustare birra e piatti tipici del territorio - nei pressi del porto di Rotterdam - e ormai giunti alla fine della cena, il nostro palato aveva il desiderio di gustare qualcosa di dolce. Neanche il tempo di immergerci nella lettura della carta dei dessert che una carinissima cameriera con una squisita bontà tra le mani ci passa a fianco, lasciandosi dietro di sé la scia di un ottimo profumo. Una rapida quanto intensa occhiata tra i nostri sguardi e le liste finiscono velocemente dall’altro lato del nostro tavolo. Si, quella che avevamo appena addocchiato era proprio un’ottima fetta di Appeltaart.
Gli olandesi ne vanno ghiotti, non c’è un orario ben preciso per gustarla, puoi mangiarla a metà mattina, dopo pranzo o all’ora del thè, ci è capitato di vedere gente del posto gustarla anche alle 18.30 h del pomeriggio. Il suo aspetto è fantastico, è molto alta rispetto alle torte che siamo abituati ad assaporare qui in Italia, e morbida, dal sapore pazzescamente delizioso. Viene servita rigorosamente insieme a dell’ottima panna montata fresca, sia direttamente al di sopra della fetta di torta che al suo fianco. Siamo rimasti sbalorditi dal suo sapore intenso dato soprattutto dalla cannella e dalle mele, cotte decisamente al punto giusto. Mmmmmmmm che bontà!!!


Lascio qui una ricetta di Appeltaart, m’intendo un po’ di dolci, e tra tutte quelle che sono riuscita a reperire vi scrivo quella che a mio parere si avvicina di più alla ricetta originale…
Ingredienti per l’impasto:
300g farina
1 uovo
150g burro (lasciarlo ammorbidire fuori dal frigo)
150g zucchero
1 cucchiaino raso di sale
Mezza bustina di lievito

Ingredienti per il ripieno di mele:
1 Kg di mele
50g di zucchero
100g di uvetta scura (krenten)
2 o 3 cucchiai di succo di limone
2 cucchiaini di cannella

E’ importante usare uno stampo da 24 cm.

Preparazione:Prima l’impasto perché una volta finito andrà lasciato almeno una trentina di minuti nel frigorifero a riposare.
Lavorare per prima cosa l’uovo con lo zucchero, aggiungere la farina, il burro a tocchetti e il lievito. Imapastare bene.

Per il ripieno, mischiare le mele sbucciate e già tagliate a pezzetti con lo zucchero, la cannella, il succo di limone e le uvette messe prima a bagno e poi sciacquate e asciugate.
Usare 3/4 dell' impasto per coprire il fondo dello stampo con un bordo di circa 3 cm.
Versare il preparato di mele. Con il rimanente impasto preparare delle strisce piatte e usarle per coprire e decorare l'impasto di mele.

Cuocere per circa 1 ora e 15 minuti a 180 gradi, fino a che la torta non prende un bel colore bruno/dorato.
Lasciare raffreddare la torta nello stampo.
Servire a piacimento con o senza della panna montata.



Non appena il tempo me lo permetterà ne farò senz’altro una, vi terrò aggiornati sul risultato.

Se vi trovate a Delft non perdetevi l’occasione di gustarla presso:

Kobus Kuch
Beestenmarkt,1

Mela..

28 agosto, 2010

Ciò che è...

Sono figlio del cammino, la carovana è la mia casa e la mia vita è la più sorprendente avventura.
Amin Maaluf: Leone l'Africano


Mela è frutto dell’unione di due anime, di due modi simili di sentire e percepire il mondo, senza l’uno e senza l’altro questo non luogo non potrebbe esistere.
La passione per il viaggio e la voglia di condivisione sono scaturite dal desiderio di rendere utili i nostri ricordi, per chiunque ne senta il bisogno e per chiunque sia in grado di apprezzarne il gesto e il valore. Il viaggio e insieme il sentimento da cui esso deriva, per ogni luogo nel quale volutamente o involontariamente siamo capitati, ha lasciato dentro il nostro essere profonde osservazioni e riflessioni che hanno finalmente trovato qui la volontà di raccontarsi. L’amore interiore che nasce verso ogni luogo da noi attraversato non è mai frutto di uno sguardo distratto. Ogni cosa, persino la più insignificante agli occhi dei più, è degna della nostra attenzione perché è proprio l’essenza delle cose che è capace di rivelarsi alla nostra osservazione.
Questi scritti non vogliono essere la summa delle nostre visite bensì vogliono esprimere il desiderio di rivelarsi utili per tutti coloro i quali ricerchino materiale o curiosità per i loro viaggi, per non arrivare impreparati sui luoghi, precisando il fatto che questa non si tratta di una guida ma di semplici appunti e notazioni presi in considerazione durante tutte le nostre mete. Vi accorgerete che ogni nostro luogo visitato rimanda a riflessioni e impressioni assaporate in differenti destinazioni, perché quando dal nulla, così semplicemente un qualcosa è capace di risvegliare i ricordi nascosti nelle nostre menti, ogni luogo assume un sapore diverso, più naturale, più spontaneo, più nostro.
Queste pagine oltre ad essere scritte a futura memoria nostra desiderano arrivare alla gente, sconosciuta o conosciuta che sia.
E’ la nostra maniera di ringraziare l’opportunità avuta dalla vita di conoscere ed esplorare luoghi meravigliosamente diversi.

Perché tutto è migliore se è condiviso.
Mela..