Milano, 1928. Milano, 2011.
L'elemento comun denominatore è Milano ma quale delle due date è quella corretta?
Tutte e due, eh già.
La sera è quella di ieri, 24 settembre 2011; il tram invece, ad un'unica vettura, risale al 1928.
Mescolando insieme gli elementi ciò che ne deriva dà il nome stesso al ristorante: ATMosfera.
Romantica e allo stesso tempo magica. Milano è anche questa.
Piazza Castello angolo via Beltrami, ore 20.
Circondati da anziani impazienti, business man desiderosi di scoprire l'altro lato di quest'enigmatica città e da giovani e meno giovani coppie di coniugi e fidanzati, ci apprestiamo a salire a bordo dove ad attenderci ci sono oltreché il maître e lo chef, anche tovaglie di broccato, calici e posate d'argento.
Si brinda qui, sul binario, tra prosecco e tartine mentre si aspetta la partenza verso una Milano inedita, vestita a festa per la chiusura della kermesse fashion stylist, ed avvolta dal candor soave dello scintillio di luci di palazzi, di monumenti e di negozi.
Ed intanto si cena.
Tre i differenti menù tra cui scegliere: di pesce, di carne e di verdure. E poi vino, vino e ancora vino, il giusto per inebriar la mente e ritrovarsi a metà tra lo scenario del gran ballo di Vienna e la magia dell'Orient Express tra flash di fotografi e giornalisti intenti a coglier volti e vestiti in piazza Sant'Eufemia.
E così si viaggia, tra ricordi ancora vivi e mai sopiti di una città che per me e per noi è stata, e nuove emozioni iniziate col viversi ieri.
Tutti a bordo... A guardar il mondo.
Grazie a chi ha reso possibile questo.
Mela..
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